HOME | TEMPIO | STORIA  | LE MASCHERE | LE OFFICINE | I GRUPPI | PROGRAMMA | GALLERY  | MANGIARE  & DORMIREGASTRONOMIA | VEGLIONI | CONTATTI

CARRASCIALI TIMPIESU 2013 - dal 7 al 12 Febbraio 2013

 

 

 

PER INFO CARNEVALE:                 assocarrasciali@gmail.com

ADDETTO STAMPA:                  mariapintore@alice.it         

  SERVIZIO TURISMO:               turismo@comunetempio.it
 

 

 

ll Carnevale Tempiese è partito nel pieno rispetto della tradizione, che ne vuole l’inizio il 5 gennaio. Il sindaco di Tempio Pausania, ha aperto ufficialmente la kermesse, nominando alcune delle figure tipiche del Carnevale Tempiese. Il Banditore, gli ambasciatori di Re Giorgio, ovvero coloro che accompagneranno l’ingresso in città di sua maestà; i giudici della suprema corte, coloro che durante il processo analizzeranno le accuse al sovrano e firmeranno la sua condanna a morte, l’avvocato difensore, che invano tenterà di salvare il Re dal rogo finale e il Notaio incaricato di leggere le ultime volontà del sovrano dopo la sua morte. Il sindaco di Tempio ha espletato le nomine, avvolto nella fascia tricolore, dando al rito il tocco dell’ufficialità.

 Primo atto molto atteso dalla comunità gallurese, protagonista da secoli di un  carnevale fra i più seguiti e originali dell’isola.  

 IL CARNEVALE

Il Carnevale dell’era moderna, non prevede figure antropomorfe, solo colore, fantasia, allegria e il piacere di allegorie, spesso pungenti, ironiche e facilmente riconoscibili. Da trenta anni la festa ha oltrepassato i confini della cittadina, coinvolgendo migliaia di persone, capaci di arrivare in Gallura da ogni luogo, non solo isolano. Turisti anche di diverse nazionalità, ogni anno nonostante il freddo pungente dell’inverno Tempiese, si fanno coinvolgere dalla travolgente follia del carnevale. Una festa che ha origini lontane, e che ha come protagonista Re Giorgio, sovrano dall’aspetto rubicondo e dal regno traballante, simbolo del potere, che durante il carnevale, incontra una giovane e fortunata popolana, Mannena.  Dopo avere chiesto la mano della giovane popolana e celebrato un sontuoso matrimonio, consumato una notte di intensa passione, il suo destino è segnato. Una corte rigorosa formata da giudici,imparziali e consci del proprio ruolo, analizza il  suo comportamento, lo processa dinanzi al popolo, vittima dei suoi comportamenti, accusandolo  di ogni nefandezza possibile:  Il povero Re Giorgio, assiste al processo, ammutolito dalle accuse, consapevole della condanna esemplare che lo attende:   il rogo.

Nessuna paura, il regno è comunque salvo. La notte di passione con Mannena ha garantito un erede al trono.  Il popolo festeggia la libertà ritrovata e si abbandona al godimento più sfrenato.

LA STORIA

La storia si ripete uguale da secoli, anche se, con il passare degli anni si, è adattata ai tempi. Re Giorgio, (un tempo Ghiogljiu Puntogljiu) era un povero e minuto spaventapasseri, vestito di stracci, alle sue spalle un corteo di lenzuola bianche ( lì linzoli Cupalatati), di musici ( li Sunadori ) e di Domini, ( figure dal volto coperto, e dal corpo nascosto dentro una tunica scura), capaci di accompagnarlo durante una breve sfilata. Oggi il Re ha dimensioni gigantesche, spesso è dotato di movimento, sorride compiaciuto, indossa abiti regali e si sposa con Mannena, generosa popolana. In passato si osservava un falò purificatore, oggi il rogo impietoso richiama migliaia di persone e si svolge nel grande piazzale del Largo XXV Aprile, nel cuore della città gallurese, in modo che tutti, anche da lontano, possano assistere alla condanna.

Un tempo si assisteva ad un rito ricco di significato: Giorgio era il simbolo del potere capace di esaurire le risorse della popolazione, la sua morte liberava da frustrazioni e dolori. Oggi è un appuntamento immancabile, che, oltre alla valenza allegorica, ha acquisito anche un notevole potere economico.

 

LE MASCHERE

In passato il popolo aspettava il carnevale per vivere il tempo dell’abbondanza e dei piaceri della carne. Le donne si nascondevano nell’abbraccio delle lenzuola più belle del corredo, rigorosamente bianche e con il pizzo, bloccate sulla testa da uno spillone, offrivano dolci fatti in casa e buon vino; gli uomini indossavano un pesante cappotto d’orbace ( lu Gabbanu ), coprivano la testa con un cappuccio e festeggiavano per le vie del centro.  Ieri, più che mai, la maschera più famosa del Carnevale Tempiese era il Domino, un lungo pastrano nero indossato da donne tentatrici che,

IN PASSATO...

 Dagli scritti di poeti e autori di un tempo arrivano i ricordi più lontani legati al carnevale. Una festa che da sempre rappresenta per la comunità un momento importante. Era una manifestazione capace di coinvolgere il popolo con balli, canti e vere e proprie abbuffate di cibo. Partiva dal giorno  antecedente l’Epifania ( la di, di li  tre re ,ovvero il giorno dei tre re magi) per concludersi alla pentolaccia ( Carrascialoni ). Un periodo lungo,  durante il quale al riposo della terra corrisponde la possibilità dei lavoratori di rilassarsi e godere.

Anche il carnevale di Tempio custodiva personaggi capaci di incutere timore, alla stregua dei mamuthones o delle maschere primordiali caratteristiche del centro della Sardegna. Famoso e temuto era Lu Traicogjiu, ovvero uno spirito rumoroso sintesi perfetta fra figura demoniaca e animalesca, che trascinava, coperchi e oggetti, facendo un gran frastuono, o la reula, anima del passato capace di agitarsi, fino al sempre famosissimo Domino. Mai durante il carnevale, si sono registrati a Tempio atti violenti, per tutti da sempre la festa pagana per eccellenza era, e continua ad essere, quanto di più sacro per la comunità.  Alla fine degli anni 50, un noto imprenditore del sughero, decise di portare in città alcuni pupazzi in cartapesta utilizzati al carnevale di Viareggio. Le foto immortalano il cambiamento, il Carnevale moderno era  ancora in embrione.  E’ il 1975 l’anno della svolta: il carnevale del passato, ancora approssimativo nella forma, ma deciso e determinato nel contenuto ,  lascia il posto al carnevale moderno, la cui evoluzione costante ha permesso la nascita di una vera e propria kermesse.

OGGI...

I tre cortei mascherati che attraversano la città ( il 16-il 19 e il 21 febbraio) mobilitano centinaia di figuranti, dodici carri allegorici in concorso e un numero incalcolabile di maschere estemporanee, da sempre anima della festa.  I carri allegorici sono costruiti da veri e propri maestri cartapestai, hanno dimensioni importanti e sono poggiati su particolari pianali trainati da mezzi a motore.   Dopo diversi anni di sudditanza artistica dai maestri cartapestai di Viareggio che per un certo numero di anni, hanno collaborato con gli organizzatori della kermesse, oggi i cartapestai tempiesi, ormai bravissimi, hanno messo a punto una tecnica costruttiva che parte dal progetto del carro, fino al tocco finale, destinato a dare espressione e profondità a volti, sguardi e costruzioni.

MUSICA

 Da oltre trenta anni il carnevale è caratterizzato dalle musiche che lo accompagnano. Si tratta di marcette, cantate in gallurese, orecchiabili, allegre a trascinanti, scritte da  autori collaudati e spesso musicate seguendo gli spartiti di brani universalmente riconosciuti ( dalle musiche di Carosone a quelle di  Falko) suonate da band particolarmente amate , capaci di  coinvolgere  i frequentatori delle sale da ballo cittadine durante la storica sei giorni danzante, quando  il ballo, la musica e il ritmo sconvolgono la vita della tranquilla città gallurese, per concludersi all’alba del mercoledì delle ceneri.

  Esistono decine di libri, firmati da autori sardi, studiosi non solo delle tradizioni locali, ma anche dell’evoluzione culturale del territorio, che attestano l’origine antica della festa e la collaudata simbiosi fra la festa e i tempiesi.  

L'EDIZIONE 2012

L’edizione 2012 del Carnevale Tempiese, per la prima volta è organizzata da un’ATS ( Associazione temporanea di scopo ), composta dal comune di Tempio Pausania, dall’Associazione  Carrasciali, dall’Associazione Amici della Cartapesta, dall’Associazione Carrascialai Timpiesi e dall’Associazione  Commercio 2000.  L’ATS  è propedeutica alla nascita di una Fondazione,con il comune di Tempio Pausania capofila, destinata, fin dal prossimo anno , alla gestione annuale dell’evento.  L’edizione 2012 ha una mascotte, un simpatico Gallo il cui nome, Frisgiola, è stato scelto dal popolo attraverso le pagine di Facebook, il social network più amato.  Fra le novità di questa edizione gli info point, dei veri e propri punti di informazione, capaci di aiutare turisti e visitatori, e i Trucco Point, per potersi avvicinare con allegria alla magia del carnevale.  Dal mese di gennaio e fino alla conclusione della  sei giorni  la città sarà palcoscenico ideale per   spettacoli musicali e teatrali e  ospiterà artisti di strada.  Il calendario degli appuntamenti  ha visto anche manifestazioni culturali destinate alla conoscenza più approfondita  di altri carnevali italiani.

  Momenti gastronomici destinati alla valorizzazione di prodotti tipici del Carnevale in Gallura dalle frittelle al Moscato di Tempio, rappresentano altri importanti momenti di scambio fra passato e presente.

I BAMBINI

 

Ci saranno momenti di spettacolo destinati anche ai più piccoli, dalla tradizionale sfilata dei bambini del lunedì pomeriggio ,  (un corteo in miniatura destinato ai bambini ), alla rivisitazione di una antica tradizione gallurese “  A Fora Friaghju” ( Fuori febbraio). In passato si trattava di un modo rumoroso e coinvolgente di accompagnare il mese di febbraio , abitualmente il peggior mese dell’anno. I bambini di allora, si recavano nelle discariche per recuperare oggetti rumorosi ( lattine, vecchi tegami, coperchi, scatole) con lo scopo di legarli saldamente  fra loro per poi trascinarli lungo le vie del paese in occasione della fine del mese. Una tradizione antichissima, che spesso, calendario alla mano,  corrispondeva al periodo carnevalesco e che si  univa al frastuono e alla voglia di festeggiare dei tempiesi. A distanza di anni , la tradizione di “A Fora Friaghju”  è rispolverata grazie alla collaborazione delle scuole cittadine. Il Rogo del Fantoccio moderno e quello del vecchio Re Giorgio, concluderanno definitivamente i festeggiamenti 2012.  Il Carnevale Tempiese 2012 oltre al Comune di Tempio Pausania, ha il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Sardegna, della Provincia Olbia Tempio, della Camera di Commercio di Sassari e si avvale della collaborazione delle Classi 67 e 63.  La promozione del territorio attraverso le sue eccellenze, trova nel Carnevale di Tempio, il miglior argomento e la migliore via per giungere lontano.

 

Si ringrazia a La Pro-Loco  di Tempio, lo Studio fotografico di Gian Franco Serafino  per aver fornito il materiale fotografico.

 CARNEVALE TEMPIESE - CARRASCIALI TIMPIESU