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ll Carnevale Tempiese è partito nel pieno
rispetto della tradizione, che ne vuole l’inizio il 5
gennaio. Il sindaco di Tempio Pausania, ha aperto
ufficialmente la kermesse, nominando alcune delle figure
tipiche del Carnevale Tempiese. Il Banditore, gli
ambasciatori di Re Giorgio, ovvero coloro che
accompagneranno l’ingresso in città di sua maestà; i
giudici della suprema corte, coloro che durante il
processo analizzeranno le accuse al sovrano e firmeranno
la sua condanna a morte, l’avvocato difensore, che
invano tenterà di salvare il Re dal rogo finale e il
Notaio incaricato di leggere le ultime volontà del
sovrano dopo la sua morte. Il sindaco di Tempio ha
espletato le nomine, avvolto nella fascia tricolore,
dando al rito il tocco dell’ufficialità. |
Primo atto
molto atteso dalla comunità gallurese, protagonista da secoli di un
carnevale fra i più seguiti e originali dell’isola.
IL
CARNEVALE
Il
Carnevale dell’era moderna, non prevede figure antropomorfe, solo
colore, fantasia, allegria e il piacere di allegorie, spesso
pungenti, ironiche e facilmente riconoscibili. Da trenta anni la
festa ha oltrepassato i confini della cittadina, coinvolgendo
migliaia di persone, capaci di arrivare in Gallura da ogni luogo,
non solo isolano. Turisti anche di diverse nazionalità, ogni anno
nonostante il freddo pungente dell’inverno Tempiese, si fanno
coinvolgere dalla travolgente follia del carnevale. Una festa che ha
origini lontane, e che ha come protagonista
Re Giorgio, sovrano dall’aspetto rubicondo e dal
regno traballante, simbolo del potere, che durante il carnevale,
incontra una giovane e fortunata popolana, Mannena. Dopo avere
chiesto la mano della giovane popolana e celebrato un sontuoso
matrimonio, consumato una notte di intensa passione, il suo destino
è segnato. Una corte rigorosa formata da giudici,imparziali e consci
del proprio ruolo, analizza il suo comportamento, lo processa
dinanzi al popolo, vittima dei suoi comportamenti, accusandolo di
ogni nefandezza possibile: Il povero Re Giorgio, assiste al
processo, ammutolito dalle accuse, consapevole della condanna
esemplare che lo attende: il rogo.
Nessuna paura, il regno è comunque salvo. La notte di
passione con Mannena ha garantito un erede al trono. Il popolo
festeggia la libertà ritrovata e si abbandona al godimento più
sfrenato.
LA
STORIA
La storia si ripete uguale da secoli, anche se, con
il passare degli anni si, è adattata ai tempi. Re Giorgio, (un tempo
Ghiogljiu Puntogljiu) era un povero e minuto spaventapasseri,
vestito di stracci, alle sue spalle un corteo di lenzuola bianche (
lì linzoli Cupalatati), di musici ( li Sunadori ) e di Domini, (
figure dal volto coperto, e dal corpo nascosto dentro una tunica
scura), capaci di accompagnarlo durante una breve sfilata. Oggi il
Re ha dimensioni gigantesche, spesso è dotato di movimento, sorride
compiaciuto, indossa abiti regali e si sposa con Mannena, generosa
popolana. In passato si osservava un falò purificatore, oggi il rogo
impietoso richiama migliaia di persone e si svolge nel grande
piazzale del Largo XXV Aprile, nel cuore della città gallurese, in
modo che tutti, anche da lontano, possano assistere alla condanna.
Un tempo si assisteva ad un rito ricco di
significato: Giorgio era il simbolo del potere capace di esaurire le
risorse della popolazione, la sua morte liberava da frustrazioni e
dolori. Oggi è un appuntamento immancabile, che, oltre alla valenza
allegorica, ha acquisito anche un notevole potere economico.
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LE MASCHERE
In passato il popolo aspettava il
carnevale per vivere il tempo dell’abbondanza e dei
piaceri della carne. Le donne si nascondevano
nell’abbraccio delle lenzuola più belle del corredo,
rigorosamente bianche e con il pizzo, bloccate sulla
testa da uno spillone, offrivano dolci fatti in casa e
buon vino; gli uomini indossavano un pesante cappotto
d’orbace ( lu Gabbanu ), coprivano la testa con un
cappuccio e festeggiavano per le vie del centro. Ieri,
più che mai, la maschera più famosa del Carnevale
Tempiese era il Domino, un lungo pastrano nero indossato
da donne tentatrici che, |
IN PASSATO...
Dagli
scritti di poeti e autori di un tempo arrivano i ricordi più lontani
legati al carnevale. Una festa che da sempre rappresenta per la
comunità un momento importante. Era una manifestazione capace di
coinvolgere il popolo con balli, canti e vere e proprie abbuffate di
cibo. Partiva dal giorno antecedente l’Epifania ( la di, di li tre
re ,ovvero il giorno dei tre re magi) per concludersi alla
pentolaccia ( Carrascialoni ). Un periodo lungo, durante il quale
al riposo della terra corrisponde la possibilità dei lavoratori di
rilassarsi e godere.
Anche il
carnevale di Tempio custodiva personaggi capaci di incutere timore,
alla stregua dei mamuthones o delle maschere primordiali
caratteristiche del centro della Sardegna. Famoso e temuto era Lu
Traicogjiu, ovvero uno spirito rumoroso sintesi perfetta fra figura
demoniaca e animalesca, che trascinava, coperchi e oggetti, facendo
un gran frastuono, o la reula, anima del passato capace di agitarsi,
fino al sempre famosissimo Domino. Mai durante il carnevale, si sono
registrati a Tempio atti violenti, per tutti da sempre la festa
pagana per eccellenza era, e continua ad essere, quanto di più sacro
per la comunità. Alla fine degli anni 50, un noto imprenditore del
sughero, decise di portare in città alcuni pupazzi in cartapesta
utilizzati al carnevale di Viareggio. Le foto immortalano il
cambiamento, il Carnevale moderno era ancora in embrione. E’ il
1975 l’anno della svolta: il carnevale del passato, ancora
approssimativo nella forma, ma deciso e determinato nel contenuto ,
lascia il posto al carnevale moderno, la cui evoluzione costante ha
permesso la nascita di una vera e propria kermesse.
OGGI...
I tre
cortei mascherati che attraversano la città ( il 16-il 19 e il 21
febbraio) mobilitano centinaia di figuranti, dodici carri
allegorici in concorso e un numero incalcolabile di maschere
estemporanee, da sempre anima della festa. I carri allegorici sono
costruiti da veri e propri maestri cartapestai, hanno dimensioni
importanti e sono poggiati su particolari pianali trainati da mezzi
a motore. Dopo diversi anni di sudditanza artistica dai maestri
cartapestai di Viareggio che per un certo numero di anni, hanno
collaborato con gli organizzatori della kermesse, oggi i cartapestai
tempiesi, ormai bravissimi, hanno messo a punto una tecnica
costruttiva che parte dal progetto del carro, fino al tocco finale,
destinato a dare espressione e profondità a volti, sguardi e
costruzioni.
MUSICA
Da oltre
trenta anni il carnevale è caratterizzato dalle musiche che lo
accompagnano. Si tratta di marcette, cantate in gallurese,
orecchiabili, allegre a trascinanti, scritte da autori collaudati e
spesso musicate seguendo gli spartiti di brani universalmente
riconosciuti ( dalle musiche di Carosone a quelle di Falko) suonate
da band particolarmente amate , capaci di coinvolgere i
frequentatori delle sale da ballo cittadine durante la storica sei
giorni danzante, quando il ballo, la musica e il ritmo sconvolgono
la vita della tranquilla città gallurese, per concludersi all’alba
del mercoledì delle ceneri.
Esistono
decine di libri, firmati da autori sardi, studiosi non solo delle
tradizioni locali, ma anche dell’evoluzione culturale del
territorio, che attestano l’origine antica della festa e la
collaudata simbiosi fra la festa e i tempiesi.
L'EDIZIONE 2012
L’edizione
2012 del Carnevale Tempiese, per la prima volta è organizzata da
un’ATS ( Associazione temporanea di scopo ), composta dal comune di
Tempio Pausania, dall’Associazione Carrasciali, dall’Associazione
Amici della Cartapesta, dall’Associazione Carrascialai Timpiesi e
dall’Associazione Commercio 2000. L’ATS è propedeutica alla
nascita di una Fondazione,con il comune di Tempio Pausania capofila,
destinata, fin dal prossimo anno , alla gestione annuale
dell’evento. L’edizione 2012 ha una mascotte, un simpatico Gallo il
cui nome, Frisgiola, è stato scelto dal popolo attraverso le pagine
di Facebook, il social network più amato. Fra le novità di questa
edizione gli info point, dei veri e propri punti di informazione,
capaci di aiutare turisti e visitatori, e i Trucco Point, per
potersi avvicinare con allegria alla magia del carnevale. Dal mese
di gennaio e fino alla conclusione della sei giorni la città sarà
palcoscenico ideale per spettacoli musicali e teatrali e ospiterà
artisti di strada. Il calendario degli appuntamenti ha visto anche
manifestazioni culturali destinate alla conoscenza più approfondita
di altri carnevali italiani.
Momenti
gastronomici destinati alla valorizzazione di prodotti tipici del
Carnevale in Gallura dalle frittelle al Moscato di Tempio,
rappresentano altri importanti momenti di scambio fra passato e
presente.
I BAMBINI
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Ci saranno momenti di spettacolo
destinati anche ai più piccoli, dalla tradizionale
sfilata dei bambini del lunedì pomeriggio , (un corteo
in miniatura destinato ai bambini ), alla rivisitazione
di una antica tradizione gallurese “ A Fora Friaghju” (
Fuori febbraio). In passato si trattava di un modo
rumoroso e coinvolgente di accompagnare il mese di
febbraio , abitualmente il peggior mese dell’anno. I
bambini di allora, si recavano nelle discariche per
recuperare oggetti rumorosi ( lattine, vecchi tegami,
coperchi, scatole) con lo scopo di legarli saldamente
fra loro per poi trascinarli lungo le vie del paese in
occasione della fine del mese. Una tradizione
antichissima, che spesso, calendario alla mano,
corrispondeva al periodo carnevalesco e che si univa al
frastuono e alla voglia di festeggiare dei tempiesi. A
distanza di anni , la tradizione di “A Fora Friaghju” è
rispolverata grazie alla collaborazione delle scuole
cittadine. Il Rogo del
Fantoccio moderno e quello del vecchio Re Giorgio, concluderanno
definitivamente i festeggiamenti 2012. Il Carnevale Tempiese 2012
oltre al Comune di Tempio Pausania, ha il sostegno della Presidenza
del Consiglio dei Ministri, della Regione Sardegna, della Provincia
Olbia Tempio, della Camera di Commercio di Sassari e si avvale della
collaborazione delle Classi 67 e 63. La promozione del territorio
attraverso le sue eccellenze, trova nel Carnevale di Tempio, il
miglior argomento e la migliore via per giungere lontano. |
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