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Sgiubbj - Per prima cosa sento il dovere di spiegare il perché del mio nome d'arte "Sgiubbj"
Il mio vero nome è Mario Josè Aru. Sono nato a Tempio al n. 5 di via Solferino il ... Di nome d'arte Sgiubbj è nato, guarda caso, quasi fosse una barzelletta del "carabiniere"
E' successo cosi: in occasione dei mio viaggio a Cagliari per la visita di leva, il solito carabiniere di turno, durante l'appello, invece di chiamarmi Mario Josè Aru mi chiamò Mario Giobbe Aru. A causa di questo errore i miei amici che erano con me iniziarono a chiamarmi, in dialetto tempiese, Sgiubbj.

Dal quel momento non sono più riuscito a scrollarmi di dosso questo soprannome, anche se ... a me non dispiaceva. Senz'altro lo preferivo all'altro (soprannome) con cui venivo chiamato: "Marieddhu lo frateddhu di Franco Bombolo".Ed ora è venuto il momento di parlare dei miei trentanni al servizio della mia città natale: Tempio Pausania. Per non dilungarmi eccessivamente cito di seguito solo alcuni avvenimenti significativi del mio impegno sociale, con particolare riferimento alla promozione turistica della città e segnatamente nella "rivitalizzazione" e organizzazione dei carnevale di Tempio. Per ricordare il mio trentennale, nell'edizione di "lu CarrascialiTimpiesu" di quest'anno presento il carro intitolato "Caccia al parcheggio".

Nel 1970 in qualità di organizzatore de ''lu Carrasciali Timpiesu", nel periodo in cui ero consocio di Piero Tizzoni nella gestione del GeloBar (ora Bar degli Specchi) iniziai ad interessarmi del carnevale. Da tanti anni, infatti, a Tempio il carnevale non era più in auge. Con un gruppo di amici: Paolo Careddu, Antonio Deidda, Pierino la Peste (Piero Carbini), Elio Masu, Bibì (Tore Biancareddu) e Tonino Cistò (Tonino Scanu) prendemmo a cuore la cosa (mi scuso se dimentico qualcuno). Circondati da un certo scetticismo trovammo chi, però, mostrò una sensibilità che merita un ricordo. Mi riferisco al signor Benito Cervelli, che purtroppo non c'è più. Egli era il gestore dell'albergo ristorante Miramonti, conosciuto come Hotel Esit. Era anche presidente di una società, denomi. nata OTAT, che si era costituita a Tempio per organìzzare tutte le manifestazìonì pìù ìmportantì. Apprezzato il nostro entusiasmo il sìgnor Cervellì cì autorizzò a prendere in consegna tutto H materiale che era rimasto nei depositi delle scuole elementari di S. Giuseppe. Non era poco, ma egli aggiunse anche un assegno di 500mila lire. E' bene sottolineare che soldi non ce n'erano, per cui tanta signorilità e liberalità servi a rendere ancora più entusiasmante la nostra iniziativa.

Mario Josè Aru
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